Sono da poco terminate le Universiadi 2019, che quest’anno si sono tenute dal 2 al 14 luglio a Napoli. L’Italia ha ospitato per la settima volta nella sua storia i Giochi olimpici dedicati alle università: una manifestazione sportiva multidisciplinare riservata, appunto, agli atleti studenti universitari di tutto il mondo e che è seconda alle Olimpiadi solo per numero di partecipanti.
Il termine Universiade, frutto della combinazione delle parole università e olimpiade, incarna proprio il concetto alla base di qualsiasi tipo di sport: l’universalità.
Quest’anno l’evento si è svolto nella città di Napoli. Le Universiadi erano state assegnate al capoluogo campano già nel 2016, in seguito alla rinuncia da parte di Brasilia per problemi finanziari.
La manifestazione, vero e proprio festival internazionale della cultura e dello sport che si tiene con cadenza biennale ed è riservato al mondo universitario, è stata trasmessa in più di 100 Paesi e ha visto la partecipazione di circa 8mila atleti provenienti da ogni parte del mondo. 18 le discipline in gara: atletica, calcio, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, judo, nuoto, pallacanestro, pallavolo, pallanuoto, rugby a 7, scherma, taekwondo, tennis da tavolo, tennis, tiro a segno, tiro con l’arco, tuffi e vela.
Universiadi 2019: la cerimonia d’apertura
“Dichiaro aperta la 30a edizione dell’Universiade estiva Napoli 2019.” Queste le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, mercoledì 3 luglio presso lo stadio San Paolo per inaugurare ufficialmente l’inizio dei Giochi olimpici universitari. 30mila spettatori hanno assistito al lancio della palla di fuoco, calciata dal capitano della squadra di calcio del Napoli Lorenzo Insigne che ha acceso il tripode a forma di vulcano.
La cerimonia d’apertura ha visto la partecipazione di oltre mille performer, grandi talenti che si sono esibiti per omaggiare gli atleti universitari provenienti da tutto il mondo.
È stata la ginnasta italiana Carlotta Ferlito, iscritta al Corso di Laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità dell’Università IULM di Milano, a portare la fiaccola che ha dato inizio all’evento. L’atleta siciliana, infatti, è tornata a gareggiare dopo le Olimpiadi di Rio 2016.
Universiadi: la storia delle tappe italiane
L’Italia può considerarsi tra le nazioni che hanno accolto la manifestazione sportiva più frequentemente. Già nel 1927, infatti, in pieno regime fascista, si svolse a Roma la 2a edizione dei Giochi Universitari che solo in seguito presero il nome di Universiadi. Nel 1933 toccò a Torino, che ospitò la 5a edizione.
Sempre a Torino, tra il 26 agosto e il 7 settembre 1959, si svolse la 1a edizione delle Universiadi (con il loro nuovo nome). La città di Torino fu scelta per la 3a volta anche nel 1970, dopo che nel ’69 Lisbona rinunciò. Nel 1975, la città prescelta fu ancora una volta Roma, dove si svolse l’8a Universiade che però si limitò alle sole gare di atletica. La manifestazione, infatti, avrebbe dovuto svolgersi in forma completa a Belgrado, che però rinunciò a causa di problemi economici e diatribe con la FISU (Federazione Italiana Sport Universitario). Nel ’97, invece, le Universiadi si tennero in Sicilia, tra le città di Palermo, Messina, Catania e Trapani.